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Ottanta posti e apertura entro la prossima primavera. Il centro di accoglienza nell'ex scuola di polizia penitenziaria a Monastir vedrà presto la luce.

Lo ha annunciato il prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, a margine della Conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza. "Una parte del compendio è stata già sistemata – ha spiegato – come già detto più volte, sarà utilizzato proprio per gli sbarchi diretti che avvengono sulle coste meridionali della Sardegna. All'interno si eseguiranno gli accertamenti sanitari e quelli di polizia legati all'identificazione. Successivamente nei confronti di questi migranti verrà adottato il decreto di espulsione e la maggior parte di loro lascerà il territorio".

La data di apertura del centro non è ancora certa: manca infatti l'assegnazione a una delle società che hanno partecipato al bando, le prime due sono siciliane. "La gestione – conferma il prefetto – verrà assegnata più avanti. Sono in fase di completamento da parte dell'ufficio competente gli atti amministrativi per la sottoscrizione della convenzione".

Oggi nel corso della Conferenza si è anche affrontato il problema degli sbarchi diretti. "Abbiamo fatto una valutazione di incidenza sui flussi migratori e sulla delittuosità – ha sottolineato Giuliana Perrotta – secondo i dati delle forze dell'ordine l'incidenza è bassa, anche al di sotto della media nazionale. In Italia si attesta sul 20%, in Sardegna intorno al 7%. Si registrano casi di reati predatori, come scippi e rapine, per questo sono stati intensificati i controlli mettendo in campo un numero maggiore di uomini".