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Costrette a prostituirsi e a pagarsi il "marciapiede" 500 euro a settimana, fatte arrivare dall'Albania con un visto turistico di tre mesi e scaricate una volta scaduto. Con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione sono finite in manette quattro persone. Si tratta di due coniugi, lei ex prostituta albanese di 34 anni e un piacentino di 37 anni, di un altro albanese di 31 anni e di un italiano di 45.
    Le indagini della sezione della polizia giudiziaria della polizia municipale di Piacenza, coordinate dal sostituto procuratore Antonio Colonna, sono iniziate un anno fa quando il 37enne, dopo una lite, ha denunciato la moglie. Ha raccontato agli agenti la loro attività criminale. Grazie alle intercettazioni telefoniche e a decine di pedinamenti gli agenti hanno scoperto come agivano gli sfruttatori che gestivano in quel periodo sei donne di età compresa tra i 34 e i 21 anni. Le costringevano a vendersi su strada Caorsana, strada dell'Anselma e vicino a Piacenza Expo.