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"Senza ricorrere alle solite sanatorie generali o a meccanismi dello stesso tipo", "sarebbe una strada non solo possibile ma anche, come ha ricordato Papa Francesco, saggia, la possibilità di convertire, eventualmente anche in permesso di soggiorno per ricerca di lavoro o altro", la richiesta d'asilo o la richiesta di protezione umanitaria e internazionale, qualora venissero rifiutate alle persone che durante l'attesa "hanno dato concreta prova di volersi integrare o essersi integrati" in Italia. "La situazione politica del nostro paese è incerta, tuttavia questo ragionamento va fatto". Così il sottosegretario all'Interno, Domenico Manzione, che ha anche ribadito come "immaginare vie legali di accesso all'Europa non sia una cosa semplice: ci sono problemi tecnico-giuridici da superare". Parlando dell'Italia e del piano di riordino del sistema di accoglienza, durante il Forum sulle migrazioni "From reaction to action", Manzione ha sottolineato che "manca a tutt'oggi una distribuzione più capillare" di chi arriva "all'interno dei singoli territori regionali: fa fatica a decollare, perché abbiamo sempre pensato che l'accoglienza si basasse sul principio della volontarietà dei territori". Ma questo "è il sistema migliore: altrimenti corriamo il rischio di alimentare tensioni sociali e rendiamo meno sostenibile la presenza di chi arriva e chiede asilo".