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Doccia fredda per i lavoratori della miniera di bauxite di Olmedo che hanno ricevuto una comunicazione da parte di Elmin Bauxite, società titolare della concessione regionale per l'attività estrattiva e commerciale nella miniera, nella quale si spiega che è stata congelata l'attività e che è l'azienda a decidere quanti e chi assumere.

Inoltre se non si troverà una soluzione ai problemi "saremo costretti a ritirare il nostro investimento in Sardegna". "Dato il persistere delle questioni in sospeso, abbiamo congelato le nostre attività per una settimana entro la quale cercheremo di risolverle – hanno scritto i vertici aziendali agli operai -. Vogliamo essere sicuri che non ci siano incertezze e sorprese che possano fermarci, serve una situazione chiara, che sostenga i nostri sforzi per riavviare la miniera".

Inoltre la società intende esser libera "di scegliere i lavoratori da assumere in base alle decisioni di gestione e le esigenze", e "nessuno può dettare quanti e quali assumere". Fermo restando che l'esperienza dei lavoratori già impiegati nell'insediamento produttivo di Olmedo "è considerata un punto a favore per una assunzione e mette gli operai della miniera in una posizione di priorità – conclude la Elmin Bauxite -. Non riuscendo a trovare una soluzione alle problematiche saremo costretti a ritirare il nostro investimento in Sardegna e revocare la concessione".

Un colpo inatteso: "Tutto ciò è in netto contrasto con quanto detto dall'assessore regionale dell'Industria, Maria Grazia Piras, secondo la quale i problemi burocratici e tecnici sono superati", lamentano gli operai che per questo motivo hanno annunciato un presidio permanente nel Consiglio comunale di Olmedo per tenere alta l'attenzione delle istituzioni.