sicurezza-dai-sindaci-plauso-con-distinguo-su-novit-and-agrave

E' prevalentemente positivo il giudizio dei sindaci sulle nuove norme che rafforzano il potere di ordinanza dei primi cittadini su questioni di sicurezza e decoro urbano. Pur con qualche distinguo, il decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri riscuote il favore di chi amministra le grandi città. Dopo il giudizio positivo sulle nuove misure da parte dell'Anci, che – come ha sottolineato lo stesso ministro dell'Interno Marco Minniti – è stata ampiamente consultata dal Governo nella preparazione del decreto, oggi lo stesso presidente dell'Associazione, il barese Antonio Decaro, ha ribadito che "la nuova norma l'abbiamo scritta noi sindaci". "Se prima il sindaco poteva solo chiedere al comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza di essere ascoltato su alcuni temi – ha spiegato Decaro – oggi c'è un patto che viene sottoscritto tra il sindaco e il Prefetto sui temi della sicurezza della propria città". Poi però una puntualizzazione: "non sappiamo se è stata inserita nel decreto legge approvato, ma resta in piedi la nostra proposta che aveva ottenuto anche l'ok del Governo" e che riguarda "la sanzione penale per i parcheggiatori abusivi". Secondo Decaro, infatti, la sanzione amministrativa non basta: "non viene mai pagata perché gli abusivi risultano nullatenenti e, non avendo alcun reddito, non possono pagare". Soddisfatto il sindaco di Bologna, Virginio Merola, per il quale "si va nella direzione che auspicavo da tempo: potremo intervenire con maggiore puntualità e determinazione". Anche se, aggiunge, "dobbiamo ovviamente capire meglio i confini nei quali ci muoveremo anche rispetto al provvedimento che è stato battezzato 'daspo urbano' ma sento che, finalmente, c'è un'idea del rapporto con le città che prevede un diretto coinvolgimento dei sindaci". "Finora combattevamo il degrado e l'insicurezza con le pistole ad acqua: ora finalmente avremo poteri concreti" commenta il sindaco di Firenze Dario Nardella, che si dice "particolarmente contento" per il nuovo 'daspo', "una proposta che avevo avanzato da tempo per combattere il vandalismo e il piccolo crimine". "E' uno strumento utilissimo e talmente potente – aggiunge – che andrà usato cum grano salis, perchè è ovvio che nessuno vuole criminalizzare un ragazzo che beve una birra. Bisogna saper distinguere e noi sapremo farlo". C'è poi il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che parla di "un primo passo avanti sulla strada del riconoscimento di un sempre maggiore ruolo dei sindaci" ma precisa: "non vorremmo che si trasformasse in un semplice spostamento delle responsabilità dalle spalle del Governo centrale a quelle delle amministrative locali, lasciando però queste ultime senza strumenti adeguati". E infine è da registrare il commento di Roberto Maroni, governatore della Lombardia, per il quale i poteri concessi ai sindaci "sono ancora troppo pochi". "Io, da ministro dell'Interno, avevo dato poteri veri ai primi cittadini, con la possibilità di emettere ordinanze anche in situazioni non contingibili e urgenti. In questo caso, non si è avuto il coraggio di andare fino in fondo".