In Italia circa la metà dei decessi avviene fra i 65 e gli 84 anni e le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte, essendo responsabili del 44% del totale dei decessi. In particolare l'infarto è la prima causa di morte in Italia (il 28%) seguita dai tumori, mentre gli "accidenti cerebrovascolari" sono al terzo posto con il 13%. Per contrastare le patologie legate al cuore, oltre a ribadire il decalogo per migliorare gli stili di vita con una corretta alimentazione e l'attività fisica, anche l'Azienda ospedaliera Brotzu (Aob) di Cagliari partecipa alla settimana di prevenzione "Cardiologie aperte". L'evento è stato presentato dai vertici aziendali, guidati dal manager Graziella Pintus.
Dal 13 al 18 febbraio la struttura di cardiologia dell'Aob, diretta da Maurizio Porcu, sarà a disposizione per varie iniziative fra cui uno screening cardiovascolare per gli appartenenti ai vigili urbani di Cagliari, Polizia di Stato, Gdf, carabinieri, vigili del fuoco e Capitaneria di Porto. Martedì 14 e mercoledì 15 è in programma un incontro con gli studenti del Liceo Dettori e del Convitto nazionale, mentre giovedì 16 al Banco di Sardegna ci sarà una tavola rotonda, in collaborazione con le cantine Argiolas, sul tema "Vino e cuore: riflessi di salute". Venerdì sarà il Comando militare della Sardegna, invece, a ospitare l'evento su come ambiente e paesaggio possano influire sul benessere del cuore.
Infine sabato nei mercati civici di Cagliari sarà effettuato il controllo della pressione arteriosa ai cittadini. "La struttura complessa di cardiologia dell'Azienda Brotzu, che è centro di riferimento regionale di alta specializzazione – ha spiegato Porcu – effettua ogni anno circa 1.800 ricoveri ordinari e 450 day hospital con una media di circa sei pazienti tutti i giorni. Nella terapia intensiva cardiologica vengono ricoverati orientativamente 1.200 pazienti l'anno: di questi, 180 sono infarti che necessitano di cure immediate".