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"In questa Casa di reclusione si continua ad andare avanti con una carenza idrica arrivata ormai ai limiti della tollerabilita, ci sono problemi legati alla scarsa manutenzione della struttura e questo significa che a farne le spese non èsolo il personale dipendente ma tutta la popolazione detenuta".

Lo denuncia Sandro Atzeni del coordinamento regionale del sindacato Fp-Cgil Polizia penitenziaria in merito alla Casa di Is Arenas ad Arbus. "I detenuti aumentano e la portata dell'acqua e sempre minore – spiega – nelle camere di detenzione dove sono presenti otto-nove detenuti, non si puo evitare loro di fare la doccia, il water si trova nella stessa stanza e far scorrere l'acqua è l'unico modo per tutelare la propria privacy quando si e in bagno senza considerare i problemi di carattere sanitario che si possono verificare per l'impossibilita di tirare lo sciacquone".

Il problema, secondo quanto denunciato dal sindacato, si protrae da tempo e in alcune occasioni l'approvvigionamento dell'acqua e avvenuto tramite autobotti dal centro urbano di Arbus che dista circa 25 chilometri. "La situazione si accentua vista l'assenza dell'autorità dirigente e di un funzionario comandante di reparto da oltre 45 giorni, senza direttive certe l'istituto e allo sbando – sottolinea Atzeni – questa situazione, benché nota da anni, non sembra vedere soluzione, anzi diventa sempre più critica. Si sollecitano quindi i competenti uffici a voler avviare l'iter per l'approvvigionamento dalla condotta idrica di Abbanoa".