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"Un miliardo di euro di nuove entrate della Regione per tagliare le tasse alle piccole e medie imprese grazie al taglio reale delle imposte". Sono i soldi che, secondo il movimento La Base, arriverebbero da un accordo tra la Regione e la Saras (la più grande industria che rappresenta un terzo del Pil dell'isola).

"L'idea è semplice – osserva il leader del movimento Efisio Arbau – occorre siglare un patto che porterebbe dei vantaggi ad entrambi: da una parte la più grande raffineria del Mediterraneo trasferisce nell'isola i depositi commerciali attualmente posti nel continente ed in Spagna; dall'altra la Regione la inserisce all'interno del perimetro del punto franco di Cagliari garantendogli un vantaggio fiscale enorme. Una proposta che può essere realizzata in tempi brevi, senza strumenti legislativi, accordi con lo Stato e benché meno autorizzazioni europee – spiega Arbau che nel gennaio del 2015 mise nero su bianco la proposta in una interrogazione depositata in Consiglio regionale – che porterebbe nelle casse della Regione circa 1 miliardo di euro di accise che oggi la Saras versa nelle Regioni in cui vengono posti in vendita i prodotti petroliferi".

"Il miliardo di euro – secondo il consigliere de La Base Gaetano Ledda – sarebbe poi utilizzato per tagliare le tasse delle imprese di tutta la Sardegna. In sintesi: a diritto vigente, diamo un vantaggio economico alla società che garantisce una buona parte del nostro Pil (quasi 12 miliardi di euro su 33 totali); portiamo un miliardo nelle casse regionali con il quale pagheremo buona parte delle tasse delle aziende sarde, con una fiscalità di vantaggio reale".