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Tenta di difendere in tutti i modi la buona musica dall'idea di Paperone di utilizzare un robot per rubare il meglio delle canzoni e trasformarle in veri e propri tormentoni. Tarlo Konty, la parodia di Carlo Conti, dopo la prima apparizione legata al programma L'Eredità, torna sulle pagine di Topolino, ma questa volta in una storia che omaggia la manifestazione canora per eccellenza: il Festival di Sanremo. È uscito nelle edicole il numero 3193 di Topolino dedicato – lo svela la copertina – al Festival.

La storia principale dal titolo "Zio Paperone e il tormentone d'amore", disegnata dall'autore sardo Luca Usai, originario di Guspini, su sceneggiatura di Giorgio Salati e inchiostrata da Simone Paoloni, è una parodia di Sanremo che tra gli 'attori' principali vede proprio la versione 'papero' di Carlo Conti, chiamato appunto Tarlo Konty. "In questa storia non si parla realmente di Sanremo – spiega all'ANSA Luca Usai – ma di un festival organizzato da Paperone: il Festival dei fiori e dei cuori".Come in tutte le parodie di casa Disney, la trama è ricca di colpi di scena e invenzioni umoristiche. "Paperone ha invitato tanti cantanti di serie B e creato un robot che capta le emozioni degli ascoltatori per poi tradurle in una nuova canzone, il classico tormentone. Tarlo Konty tenta in tutti i modi di bloccare Paperone, puntando sulla buona musica.

Poi entrano in scena Paperino, Qui, Quo Qua e soprattutto Brigitta. Ma conviene leggerla, non posso raccontare tutto", si schernisce l'autore. Disegnatore dell'associazione di fumettisti sardi Chine Vaganti, Usai da anni lavora a Milano nello "Pseudostudio" insieme a un altro compagno di matita cagliaritano, Fabiano Ambu. Pubblica per Disney, Gaghi Editrice e per l'etichetta indipendente ItComics. Un anno fa, sui testi di Roberto Gagnor, si era già cimentato su una parodia di Carlo Conti, ma in quel caso riferita al programma televisivo L'Eredità. "Ho lavorato per oltre due mesi alla storia su Sanremo finendo per disegnare le trenta pagine prima di Natale. Ho dovuto fare un collage con le foto di Carlo Conti per disegnare la sua parodia, riprendendo tutte le sue espressioni e i movimenti".