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Dopo la dura presa di posizione di Coldiretti, la Base va controcorrente nel centrosinistra e il consigliere regionale Gaetano Ledda vota contro la risoluzione approvata dalla maggioranza in commissione Attività produttive per dare risposte alla crisi del comparto ovino, con il prezzo del latte sotto i 60 centesimi e quello del Pecorino romano in caduta libera.

All'attacco anche il centrodestra che si è astenuto nella votazione del documento, un testo che fissa tredici azioni da intraprendere. Diverse le soluzioni individuate dalla commissione presieduta da Luigi Lotto (Pd): dal ricorso a misure creditizie straordinarie all'attivazione di interventi finalizzati, dal miglioramento e diversificazione delle produzioni agli incentivi al reddito degli allevatori fino al ritiro dal mercato di una parte della produzione di pecorino romano,

La risoluzione sollecita poi la Giunta ad accelerare le procedure per il pagamento di alcune misure del Psr 2014-2020 e ad istituire un tavolo nazionale sull'ovicaprino. Tra gli interventi di lungo e medio termine, il documento suggerisce l'attivazione di aiuti de minimis finalizzati alla diversificazione produttiva. Ma ai consiglieri di maggioranza della Base la proposta non piace.

"La risoluzione non dà nessuna risposta – spiega Gaetano Ledda – E' molto vaga e non all'altezza della crisi. Non emerge un'idea e una strada per portare il comparto fuori dal pantano". Forti dubbi anche dall'opposizione. "Spiace che si sia sprecata l'occasione per mettere un punto fermo al crollo verticale del prezzo del latte e alla conseguente speculazione in atto contro l'intera filiera lattiero casearia", sottolineano gli esponenti del centrodestra Luigi Crisponi (Riformatori), Gianluigi Rubiu (Udc) e Marco Tedde (Fi).