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E'da oltre un mese in obitorio a Milano il corpo di Anis Amri, tunisino ritenuto autore della strage di Berlino ucciso nel Milanese durante un conflitto a fuoco con la polizia.A oltre un mese dall'attentato, avvenuto il 19 dicembre scorso, a un mese dalla sua uccisione il 23 dicembre a Sesto S. Giovanni (Milano), il corpo del presunto terrorista è ancora a disposizione dell'Autorità giudiziaria. Non può quindi avere alcun nulla osta al rimpatrio o essere affidato a parenti per le esequie, anche se per ora nessun familiare si è fatto avanti per avere la salma. Intanto il Bundestag ha commemorato le vittime (12 morti e oltre 50 feriti) sottolineando la necessita' di "ripensare la sicurezza" per una lotta più efficace al terrorismo. Resta alta la tensione sul caso, accertamenti e indagini proseguono in Italia e all' estero all'estero. Gli inquirenti non escludono che su Amri ci possano essere esami tossicologici per sapere se consumava cocaina e ecstasy come sospettano gli investigatori tedeschi.