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“27 detenuti per terrorismo internazionale sono in Sardegna, perché qui ci sono strutture altamente moderne e adatte a queste tipologie di detenuti”. Lo ha detto al question time il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Non si è fatta attendere la replica di Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, da sempre impegnata alla lotta per i diritti nelle carceri.

“Strutture moderne in Sardegna? Senza direttori e vicedirettori?” ribatte scettica la Caligaris. “Nelle carceri sarde manca il personale, non ci sono nemmeno agenti di polizia penitenziaria sufficienti per garantire la sicurezza interna. Il ministro Orlando considera le strutture riferendosi soltanto al 41bis, affidata esclusivamente ad agenti penitenziari speciali”.

Secondo Caligaris la realtà delle strutture sarde non corrisponde all’efficientismo sbandierato dal ministro Orlando nel question time in Parlamento. “Ci si dimentica sempre di una cosa basilare: l’attività riabilitativa. L’articolo 27 della Costituzione parla di riabilitazione, non possiamo pensare soltanto a 20 detenuti che possono essere di rinchiusi nella 41bis. Le strutture – conclude la presidente di Sdr – devono rispondere al dettato costituzionale”.

La realtà degli Istituti Penitenziari della Sardegna con le gravi carenze di Direttori, l’assenza di Vice Direttori e amministrativi nonché per l’insufficienza degli Agenti della Polizia Penitenziaria e degli Educatori è oggetto di una lettera aperta che Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, ha inviato lo scorso 4 gennaio, anche via email, al Guardasigilli Andrea Orlando, sollecitando un suo autorevole intervento.