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 Un monaco buddista è in gravi condizioni dopo essersi dato fuoco a Seul per protestare contro l'accordo tra Corea sud e Giappone sulla vicende delle 'donne di conforto', le decine di migliaia di donne costrette a diventare schiave sessuali per i militari giapponesi in Asia, prima e durante la seconda guerra mondiale.
    Il religioso di 64 anni – hanno comunicato le autorità sanitarie – ha estese ustioni di terzo grado, gravi danni a organi vitali e non respira autonomamente. L'uomo si è dato fuoco nella tarda serata di ieri durante una manifestazione indetta per chiedere le dimissioni della presidente Park Geun-hue. Il monaco aveva scritto che la presidente è una traditrice per aver sottoscritto l'accordo nel 2015 con cui il Giappone aveva cercato di risolvere la controversia con la creazione di un fondo da 7,5 milioni di euro per i risarcimenti alle vittime in cambio dell'impegno di Seul a non sollevare la questioni nelle sedi internazionali.