È una Dinamo Banco di Sardegna in grande spolvero e al gran completo quella che domani alle 12 al PalaSerradimigni si contenderà il biglietto per le Final eight di Coppa Italia con la Juve Caserta. Recuperato capitan Devecchi e galvanizzata dai tre preziosi successi consecutivi tra campionato e Champions, Sassari cerca la vittoria per evitare calcoli e per non dover contare sui risultati delle altre.
"Da questo punto di vista, penso che quella di domani sia la partita emotivamente più complicata tra quelle giocate sinora", dice alla vigilia il coach Federico Pasquini. "Entrambe le squadre giocano per essere tra le prime otto e andare a Rimini – spiega – e a prescindere dal fatto che arriva da una striscia negativa, Caserta è una squadra viva, una settimana fa ha fatto un'ottima partita con Avellino e verrà qua per cercare la qualificazione". Dal canto suo, il Banco dovrà essere bravo "a farsi trovare pronto – chiede Pasquini ai suoi – l'approccio di Caserta di solito è molto intenso,con una pallacanestro di alti ritmi, dove Sosa, Watt e Putney sono gli attori principali ma la chiave è il rendimento dei due italiani, Giuri e Cinciarini". Rispetto per l'avversario, dunque, anche se alla Dinamo basterà "andare avanti sulla falsariga delle ultime partire, puntando sulla qualità e l'intensità che possiamo mettere in difesa".
Sul cambio di passo delle ultime settimane, l'allenatore ferrarese è certo: "La squadra ha sempre lavorato duro, a prescindere dai risultati, ora non dobbiamo dare nulla per scontato; come prima dovevamo evitare di essere troppo negativi, ora non dobbiamo pensare che tutto riuscirà facile, perché è un errore che poi rischi di pagare". L'ultimo pensiero è per l'ex di turno Edgar Sosa, uno dei protagonisti del triplete. "È un giocatore che sicuramente ha talento, nelle ultime cinque gare ha fatto 25 punti e 8 assist di media – conclude – la sua pallacanestro è un po' da playground e in certi momenti non dà punti di riferimento, cercheremo di lavorarci con l'uno contro uno".