La maggior parte delle persone con diabete di tipo 2 in trattamento insulinico in Sardegna risulta sufficientemente consapevole, attiva e competente nella gestione della propria patologia. Il dato positivo si mantiene tale sia in termini di gradimento nei confronti di medici e servizi sia per la disponibilità e competenza dei medici curanti.
In Sardegna, a differenza di altre regioni, spicca il ruolo importante dei medici specialisti diabetologi, principale riferimento per il 92% dei diabetici contro l'83% della media nazionale. Sono alcuni dei dati dell'indagine condotta su scala nazionale da Gfk Eurisko. Sardegna abbastanza avanti, quindi, nell'organizzazione, nei servizi sul territorio e, di conseguenza, nella capacità dei pazienti di saper gestire efficacemente la propria malattia.
La ricerca Gfk Eurisko è stata presentata nei giorni scorsi a Cagliari nel corso di un incontro fra esperti organizzato da Sics, Società italiana di comunicazione scientifica e sanitaria. All'incontro ha partecipato, fra gli altri, anche l'assessore regionale della Sanità, Benedetto Arru. Secondo l'indagine, il coinvolgimento attivo del paziente nella gestione della propria malattia ha effetti significativi sulla sua soddisfazione e sulla sua qualità di vita.
Questo significa una migliore percezione dello stato di salute, un umore migliore, migliori relazioni sociali e familiari e risultati in termini di buon controllo glicemico, minori ipoglicemie gravi, maggiore aderenza al trattamento e maggiore capacità di migliorare il proprio stile di vita.