“Si avvicina la stagione primaverile per il Trenino verde, ma la situazione sembra essere di nuovo in stallo”. Questa in sintesi la denuncia dell’Associazione turistica Trenino Verde Alta Ogliastra, insieme ad alcune cooperative che lavorano a stretto contatto con il servizio del trenino. A novembre sono arrivate le prime prenotazioni e i tour operator internazionali esigono risposte certe per le tratte percorribili e i punti di ristoro. Secondo gli operatori però non sono nemmeno cominciate le procedure per la manutenzione delle linee. “Come possiamo confermare le prenotazioni? circolano notizie di ottimismo con titoloni da prima pagina, ma in realtà tutto è ancora fermo”.
La Regione a settembre si è detta pronta per fine anno a “promuovere il Trenino verde come attrattore turistico e come strumento di valorizzazione del territorio per la stagione 2017”. Anche Antonio Solinas, presidente della Commissione Trasporti, aveva rassicurato gli operatori: “A partire da gennaio il tracciato del Trenino Verde sarà interamente messo in sicurezza e percorribile: questa è la condizione indispensabile per poter impostare un buon progetto di sviluppo". Ma secondo associazioni e cooperative il rischio che si corre anche quest’anno è che da gennaio verranno a galla i primi ritardi sui lavori per la manutenzione delle tratte, compromettendo l’intera stagione turistica.
“Siamo curiosi di vedere – spiega Alessandro Murino, vicepresidente dell’associazione turistica Trenino Verde Alta Ogliastra – come i treni riusciranno a partire per la stagione primaverile e attraversare il tratto oltre Seui, considerato il fatto che già ora si dovrebbero pubblicare i bandi d’appalto per la manutenzione. Solo dopo si effettueranno i lavori e i collaudi dei ponti”.
Esprime perplessità anche Marco Dessì, proprietario di un punto di ristoro a Niala. “Già da ora fioccano le prenotazioni con i tour operator stranieri, ma siamo costretti a rispondere che non sappiamo nulla per la prossima stagione. Per questo chiediamo risposte concrete da Arst e Regione. Non parliamo poi del sistema di prenotazioni on-line: si vuole essere ultramoderni con smartphone e app all’ultimo grido per la prenotazione dei biglietti, ma abbiamo pochi treni e quelli che ci sono si fermano perchè sono vecchissimi”.
“Prima la Regione – raccontano gli operatori della cooperativa Grotte Taquisara – si occupava anche della pubblicità del Trenino, ora sono gli operatori che devono pubblicizzare un prodotto che non è nemmeno di loro proprietà: se prima il treno faceva decine di migliaia di visitatori e ora ne fa esagerando un decimo rispetto agli anni passati. E questo sarebbe il metodo migliore per promuovere il Trenino verde come attrattore turistico?”.
Operatori e cooperative precisano che l’intento non è quello di polemizzare, ma chiedono semplicemente chiarezza nei modi e nei termini da parte di Arst e Regione per risolvere celermente il problema.