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Sardegna maglia nera per gli incidenti stradali. Lo conferma un'analisi condotta dall'Istat: nel 2015 si sono verificati nell'isola 3.537 incidenti, che hanno causato la morte di 110 persone e il ferimento di altre 5.265. Rispetto al 2014 l'aumento è stato dell'1,3%, in controtendenza rispetto al dato nazionale che registra -1,4%. In crescita il numero di vittime della strada, +12,2% contro +1,4% a livello nazionale, mentre calano i feriti (-0,9% rispetto a -1,7 nel resto d'Italia). Le strade più pericolose sono quelle extraurbane: in particolare, le statali 131 e 195 e l'Orientale Sarda.

L'indice di mortalità cresce nei comuni, soprattutto costieri, della Gallura, Ogliastra, sud Sardegna e nell'isola di Carloforte. Nel 2015 il maggior numero di incidenti – 65,8% del totale – si è verificato sulle strade urbane, provocando 31 morti e 3.244 feriti (61,6%). "Rispetto all'anno precedente i sinistri diminuiscono dell'1,4% in ambito urbano mentre aumentano del 7,0% sulle strade extraurbane – spiegano dall'Istat – Gli incidenti più gravi continuano ad avvenire sulle strade extraurbane, 6,5 decessi ogni 100 incidenti". Circa il 40% degli incidenti avviene sui rettilinei, mentre in città si verificano soprattutto agli incroci (33,0% del totale), seguono quelli ad una intersezione (17,8%) e in curva (4,9%). Lungo le strade extraurbane, invece, il 27,9% si verifica in curva, il 16,0% in corrispondenza di una intersezione.

"Nel periodo primaverile ed estivo la concentrazione degli incidenti è più elevata – evidenziano i dati statistici – Tra maggio e settembre si contano 1.598 incidenti. Circa il 77% ha luogo tra le 8 e le 20, ma l'indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia tra le 6 e le 7 del mattino (18,4 morti ogni 100 incidenti) e tra le 2 e le 3 della notte (13,2). I valori massimi della mortalità sono stati raggiunti nelle notti del venerdì (14,3) lungo i tratti di strada extraurbani e del sabato (7,1) lungo quelli urbani". Sul fronte delle persone coinvolte il tasso di mortalità è più alto per i 15-29enni (9,0 per 100 mila abitanti). Per i 65enni e la fascia 30-44 anni si registra l'8,7. La maggior parte degli incidenti avviene con uno scontro tra più veicoli, mentre la tipologia più diffusa è l'impatto frontale-laterale, seguita dal tamponamento. A provocare gli incidenti è il mancato rispetto delle regole di precedenza o del semaforo rosso, la guida distratta e la velocità troppo elevata.