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Il fermo di un terzo delle centrali nucleari in Francia determina "un minimo di preoccupazione sull'approvvigionamento potenziale" di energia elettrica per l'Italia. Lo ha dichiarato l'ad di Terna, Matteo Del Fante, a margine della presentazione del Polo multitecnologico di Codrongianos.

La situazione, quindi, "dovrà essere monitorata con grande attenzione nelle prossime settimane invernali, perché la Francia usa molto i riscaldamenti elettrici e quindi se fino al 22 dicembre o dall'8 gennaio in poi la temperatura sarà rigida, vuol dire che la Francia non esporterà e cercherà il più possibile di importare e quindi potremmo dover attingere alle riserve".

In ogni caso, ha assicurato Del Fante, non c'è un rischio blackout: "Nessuna preoccupazione a livello di utenze ma grandissima attenzione da parte di Terna", ha chiarito. Il presidente dell'Autorità per l'Energia ieri aveva parlato comunque di "effetto atteso" sulle bollette vista l'impennata dei prezzi in Borsa dopo lo stop in Francia.

"Condividiamo pienamente a livello tecnico l'analisi dell'Autorità", ha poi aggiunto Del Fante. Quanto poi all'over capacity, vale a dire all'eccesso di offerta di energia sul mercato che potrebbe rappresentare la soluzione con la carenza di energia proveniente dalla Francia, Del Fante ha sottolineato che "è sempre meno ovvia via via che abbiamo chiuso impianti e via via che entrano le rinnovabili. Quando hai un 62% di picco di produzione rinnovabile (raggiunto la scorsa primavera, ndr), una parte importante della quale non programmabile, è chiaro che devi avere a disposizione impianti tradizionali per approvvigionare il residuo 38%, che quindi, secondo la nostra analisi, non sono più in over capacity". 

Gli investimenti totali di Terna in Sardegna salgono a quota 1 miliardo, tra gli 800 milioni già impegnati sul territorio negli ultimi 10 anni e i 200 milioni previsti per una serie di interventi di sviluppo, ammodernamento e gestione della rete elettrica di trasmissione finalizzati a risolvere le criticità della regione. E' quanto emerso nel corso della presentazione del polo multitecnologico di Codrongianos, dove la società sperimenta sette nuove tecnologie di batterie, di cui oggi Terna registra la piena messa a regime. Il maxi-impianto, che si estende su una superficie pari a 33 campi di calcio, e l'area circostante sono stati realizzati con un investimento totale di 100 milioni.

Si presenta come una vera e propria 'cittadella tecnologica' e rappresenta un record mondiale nel settore delle batterie, con sette tecnologie sperimentate contemporaneamente: "Le necessità di accumulo – ha spiegato l'ad Matteo Del Fante – sono crescenti, in virtù del fatto che la nostra rete deve assecondare una forte produzione di rinnovabili, il più delle volte non programmabili", basti pensare che a Pasqua l'energia verde ha coperto il 62% dei consumi. La batterie, quindi "avranno un ruolo sempre più importante nel futuro". Da qui la decisione di investire massicciamente in questo settore, con questa sorta di mega-laboratorio a cielo aperto dove si testano le diverse tecnologie.