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La Regione stanzia quasi 2,5 milioni di euro, per lo più fondi Fesr 2014-2020 e risorse del Mise, per il cosiddetto Audit, la diagnosi energetica delle piccole e medie imprese aventi sede in Sardegna e attive da almeno due anni.

Il bando a sportello resterà aperto dal 29 novembre al 30 giugno 2017, salvo proroghe. La misura del contributo varia dal 40 al 65%, con una media del 50%. L'intervento finanziario per l'Audit è di 5.000 euro (50%), quello per ottenere la certificazione ISO 50001 è pari a 15.000 euro (50%), mentre il contributo per le azioni di efficientamento è di massimo 40 mila euro (dal 40% al 65%).

Le imprese interessate dovranno presentare richiesta per l'Audit e per almeno un intervento destinato a migliorare l'efficienza energetica, per esempio la sostituzione di motori o di impianti di illuminazione, l'installazione di impianti di cogenerazione o di impianti per il solare termico.

"Più si è efficienti in campo energetico, più si è competitivi sul mercato: è anche così che si misura il divario tra le piccole e medie imprese della Sardegna e quelle del resto d'Italia – afferma l'assessora dell'Industria, Maria Grazia Piras -. Per capire come e quanta energia viene consumata e quali interventi possono essere attuati, le aziende hanno bisogno del cosiddetto Audit, ma ha un costo e spesso le imprese ci rinunciano. La diagnosi energetica è fondamentale per capire come e quanta energia si consuma e dove occorre intervenire per migliorarne l'utilizzo, per diminuire i costi di gestione aziendale ed essere così più competitivi".