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"La proposta di soppressione di fatto dei Tribunali e, ancor peggio, delle procure minorili approvata dalla Camera non va certo nella direzione di garantire l'interesse dei minori. Con l'inserimento di giudici e Pm nell'ambito dei tribunali ordinari, infatti, si rischia la dispersione della specializzazione in materia di giustizia minorile, improntata essenzialmente a prevenzione ed educazione".

Così Maria Mussini, vicepresidente del gruppo Misto al Senato in occasione del convegno "Il diritto a crescere. Il sistema giustizia e servizi", in corso a Cagliari e organizzato dall'Aimmf, l'Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e per la famiglia.

"Il pretesto della razionalizzazione – argomenta la senatrice – porterà a ipotetici e modesti risparmi, a inefficienze certe, a un aggravio per i servizi all'infanzia, a sofferenze per le famiglie. Un danno per tutti poiché, con la soppressione delle procure minorili, si viene anche a perdere quel fondamentale lavoro che oggi è svolto per la prevenzione attraverso il raccordo con le organizzazioni territoriali. Molto diverso è l'approccio delle Procure ordinarie, orientato alla repressione dei reati". "Infine – sottolinea – è paradossale come, nel momento in cui l'Europa approva una disciplina specifica dei procedimenti per i minori, universalmente ritenuta un punto di svolta e che si ispira proprio al modello italiano, noi decidiamo di privarcene".