Simone Di Stefano, vicepresidente del movimento CasaPound Italia, arrestato il 29 settembre per essersi opposto allo sgombero di alcune famiglie italiane da una palazzina di proprietà del comune di Roma, si trova ancora oggi agli arresti domiciliari. Le sezioni di Cagliari e Sassari di CasaPound Italia hanno aderito all’iniziativa nazionale per chiederne la liberazione. Di seguito il comunicato del movimento:
"Simone Di Stefano è ai domiciliari da quasi un mese per avere difeso due famiglie italiane con anziani e disabili dalla violenza inumana di uno sgombero senza alternative – dichiara il leader di CasaPound Gianluca Iannone – e da quasi un mese quelle stesse famiglie sono costrette a vivere dell'ospitalità di chi le ha accolte, senza nessuna prospettiva per il futuro. Il Campidoglio, infatti, dopo averle messe in mezzo a una strada, non solo non ha trovato per loro nessuna soluzione nemmeno temporanea, ma in questi 27 giorni non si è mai degnato di contattarle o riceverle. A prescindere da quale sia il prezzo da pagare, CasaPound continuerà ad essere al loro fianco e al fianco di tutti gli italiani di cui Pd e M5S pensano di poter fare carne da macello perché non hanno padrini a cui votarsi”.