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Il presidente dell'Ente Parco nazionale dell'arcipelago di La Maddalena, Giuseppe Bonanno, si è autosospeso dall'incarico. Una decisione assunta, spiega in una lettera di quattro pagine, "per dare la possibilità agli organi competenti di adoperarsi nel rimuovere lo squilibrio e l'imbarazzo costituito dall'attuale composizione del Consiglio e, dall'altra, nel supremo interesse dell'Ente, di dare l'ultima possibilità alla 'maggioranza' di poter dimostrare, nei fatti, il proprio contributo per il territorio".

Dopo mesi di polemiche sulla gestione del Parco, con un gruppo di senatori del Pd che ha scritto al ministro dell'Ambiente chiedendo a gran voce la nomina di un commissario straordinario, cala il sipario sull'era Bonanno. La gestione temporanea passa al vicepresidente, Andrea Rotta, in attesa dei consigli convocati per il 24 e 25 ottobre. "Con la morte e le dimissioni di due esponenti – si legge nella lettere – vengono meno due supporti tecnici di straordinaria importanza nel Consiglio direttivo del Parco. A oggi, perciò, si registra lo spostamento dell'asse a favore della parte che è espressione politica senza alcuna competenza scientifica".

"Questa 'maggioranza' – attacca Bonanno – per ora si è distinta solo per l'assunzione di atti contraddittori e per la metodica azione di bloccare molte delle attività più qualificanti assunte negli ultimi anni. È giunto il momento che questi consiglieri dimostrino di essere in grado di adottare gli atti indispensabili e indifferibili per l'Ente, primi fra tutti il Piano per il Parco. In caso contrario, nell'estremo interesse del Parco e di questo territorio, provvederò io stesso a chiedere il commissariamento dell'Ente per manifesto immobilismo e incapacità del Consiglio direttivo".