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Un centinaio di lavoratori della Vesuvius, provenienti dagli stabilimenti di Macchiareddu (Cagliari) e Avezzano (L'Aquila) sono diretti a Roma per attendere gli sviluppi della riunione in programma oggi alle 15 al Ministero dello sviluppo economico con le segreterie nazionali e territoriali di Filctem Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, i vertici della multinazionale inglese dell'acciaio e le Regioni Sardegna, Abruzzo e Liguria.

In occasione dell'incontro nella Capitale, oggi i sindacati hanno proclamato 24 ore di sciopero. Della delegazione che presidierà in via Molise, fanno parte circa cinquanta lavoratori dello stabilimento sardo di Macchiareddu e una quarantina di quello abruzzese di Avezzano, cioè le due sedi che Vesuvius ha dichiarato di voler chiudere entro il 31 dicembre 2016. L'altra metà dei dipendenti sardi (in tutto sono 106), ha organizzato un sit-in davanti ai cancelli degli impianti. La cessazione delle attività lascerà senza un impiego 186 operai per i quali è già scattata la procedura di licenziamento collettivo. Al Mise si discuterà del loro futuro e di possibili soluzioni alternative.