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"Era fondamentale fare almeno un punto. Abbiamo ottenuto il massimo e meglio di così non poteva andare. Essere a San Siro e segnare è un'emozione unica, sicuramente il pomeriggio più bello della mia carriera". Sono le parole di Federico Melchiorri, l'attaccante del Cagliari protagonista della vittoria contro l'Inter. Segna la rete del pareggio e, in qualche modo, propizia l'autorete di Handanovic che consegna la vittoria ai rossoblù.

Melchiorri ha una storia particolare: nel 2010 ha dovuto fronteggiare un brutto male, un angioma cavernoso nella zona cerebrale che ne ha messo a rischio la vita. L'amara scoperta avviene dopo uno scontro di gioco fortuito. Lui non si perde d'animo, si cura e guarisce ma deve ripartire dall'Eccellenza a Tolentino e ne approfitta anche per studiare Economia e Commercio. Avvia la sua rinascita, sale in D con la Maceratese, poi B con il Padova, quindi un triennale con il Pescara. Arriva la svolta con il Cagliari con cui festeggia la promozione in A.

Ancora un dispiacere per Melchiorri che rimedia la lesione del crociato. Per sei mesi sarà lontano dal campo da gioco. Poi il ritorno, oggi a 29 anni, il riscatto e la festa. "Io ho fatto gol – dice a fine partita – ma il merito della vittoria è di tutta la squadra che ha fatto la partita perfetta. E' un'emozione fantastica, una grande soddisfazione. E' tutto bellissimo. Siamo venuti qui per portare a casa il risultato. Abbiamo preparato bene la partita, sapevamo dove poter far male. L'Inter è una squadra fenomenale, ma siamo riusciti a fare ciò che ci eravamo prefissati".