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Dalla Tv al teatro: da domani, 16 ottobre, Sabina Guzzanti sarà in scena a teatro, con il suo nuovo spettacolo, Come ne venimmo fuori (Proiezioni dal futuro). All'impegno tv, che la vede ideatrice e interprete del Tg Porco in onda ogni giovedì in prima serata su La7 all'interno del programma Piazzapulita, di Corrado Formigli, Sabina Guzzanti affianca dunque l'impegno live del teatro, con lo spettacolo di cui è autrice e interprete, un one-woman show satirico che torna in tournèe, dopo il successo della scorsa stagione, a cominciare da domani, domenica 16 ottobre a Barberino del Mugello (Teatro Corsini, FI) passando da Bologna (Teatro Dehon, 28-30 ottobre), Roma (Teatro Vittoria, 13-18 dicembre), Messina (Teatro V. Emanuele, 18-20 novembre) fino a Milano (Teatro dell'Elfo, 28 marzo fino al 2 aprile 2017). Per citare solo alcune delle piazze previste. Lo spettacolo si svolge in un futuro finalmente civile, dove il denaro è tornato ad essere un mezzo e non un fine. La regia è di Giorgio Gallione. Musiche di Paolo Silvestri e scenografia di Guido Fiorato. Sabina Guzzanti trasporta gli spettatori in un mondo fantastico, dove perché non si perda la memoria e si scongiuri il pericolo di ripetersi, ogni anno si tiene un discorso celebrativo sulla fine del periodo storico, triste e feroce, che altro non è che il nostro tempo presente: frustrazione, miseria ignoranza, compensate da ore e ore trascorse a litigare su facebook e a guardare programmi demenziali, guidati da leader e ideologie che rendono uomini e donne incapaci di reagire alle angherie. Nato da approfondite ricerche sul sistema economico post-capitalista o neoliberista su cui l'autrice ha lavorato negli anni, lo spettacolo affronta questioni complesse attraverso la comicità e la satira e anche l'interpretazione di una galleria di personaggi contemporanei che mettono il pubblico nella condizione di divertirsi riflettendo. "M'interessava studiare i motivi – dice Guzzanti – per cui oggi ci troviamo a vivere in un presente tristissimo e feroce. E' stato impegnativo ma illuminante perché mi ha consentito di capire com'è stato costruito un sistema che è una prigione, per farci credere che sia impossibile evadere".