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Il cantautore genovese, ospite di prestigio nel noto locale di via Del Pozzetto, ha intrattenuto il pubblico con il suo personale modo di fare, piacevolmente ribelle e anticonvenzionale. “Questo – assicura – è un concerto totalmente improvvisato, faccio quello che mi passa per la testa”. Il cantautore genovese ha alternato le sue canzoni a divertenti aneddoti, intrattenendo il pubblico da vero showman. “Sono l’unico artista genovese che ride. Attori, comici, cantautori genovesi non ridono mai: ricordate il sorriso del mio amico De Andrè? Io rido, per questo motivo tutti mi hanno sempre scambiato per emiliano”.

Di grande impatto l’assetto con il quale si è presentato in scena: versione acustica con solo piano e voce. Baccini ha proposto brani cardine del suo percorso musicale, spesso interpretati in collaborazione con altri artisti come Paolo Belli, Povia, Jannacci, Branduardi e per i quali ha conquistato premi e riconoscimenti importanti e canzoni.

 “Dopo 25 anni di carriera ho deciso di ripropormi esattamente come ho iniziato: piano e voce, riprendendo canzoni vecchie e nuove, brani strumentali, racconti di una vita sicuramente scomoda ma avventurosa” ha detto Baccini. “Dalla mia fuga da Genova vivendo un anno in macchina a Milano, alla mia amicizia con Fabrizio De Andrè, dal mio esordio al Premio Tenco al tour in Cina, sempre con l’intento di sorprendere prima di tutto me stesso.Riappropriarmi dello strumento che ha cambiato il corso della mia vita è stato stimolante”.

 Il risultato è un concerto di grande spessore, grazie anche alla verve decisa e trascinante di uno dei più amati cantautori degli anni ’90, che è riuscito a condurre il pubblico in un viaggio temporale, scandito dai ritornelli delle sue canzoni.