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"Crediamo nelle zone interne e non ci arrendiamo allo spopolamento fisiologico. Questa è la posizione della Giunta. Se guardiamo gli esiti delle scelte fatte in tutti questi decenni, è chiaro che erano sbagliate. Dobbiamo cambiare il punto di vista". Lo ha detto oggi a Fonni il presidente della Regione Francesco Pigliaru, intervenendo al convegno "Un masterplan per le zone interne". "Lo spopolamento nasce quando non c'è speranza di sviluppo, di occupazione – ha osservato il governatore -.

Individuate le cause dei problemi, portiamo avanti azioni non più generiche e dispersive, ma mirate: scommesse che tutti gli attori coinvolti affrontano insieme. La Regione fa la sua parte mettendo le risorse, migliorando la qualità istituzionale come avvenuto con la Legge sulla Semplificazione, facendo riforme importanti come quelle degli Enti locali e della Sanità, e programmando assieme ai territori, i veri protagonisti, che devono mettere in gioco le idee. Lo sviluppo c'è se ci sono le proposte progettuali: scegliamo insieme le azioni, poche e definite, e puntiamo su quelle. Perché questo modello funzioni è necessario fare rete, servono iniziative comuni e condivise. È un cambiamento sostanziale, e per riuscirci dobbiamo avere fiducia reciproca: discutiamo e continuiamo a discuterne come stiamo facendo, ma in maniera costruttiva".

"Combattere la dispersione scolastica è tra le priorità di questa Giunta – ha aggiunto Pigliaru – degli 848 cantieri per l'edilizia scolastica in Sardegna, con un investimento di 150 milioni e molte possibilità di lavoro, tanti sono nelle zone interne. E poi con 50 milioni finanziamo 10 Scuole del Nuovo Millennio: moderne, accoglienti, proiettate verso il futuro. Sono un passo fondamentale per superare il frazionamento, unire i territori e far sì che i Paesi si sentano come se fossero i quartieri di una città".