"Salviamo la terra riducendo gli sprechi alimentari". È il motto lanciato oggi dalla sala convegni del Dipartimento di Agraria dell'Università di Sassari, che ha ospitato la Giornata mondiale dell'alimentazione. Con due giorni di anticipo rispetto alla manifestazione internazionale, l'ateneo sassarese ha aderito all'appello globale "Fame zero entro il 2030" coniato dalla Fao.
Nell'Aula Magna di viale Italia, docenti, esperti e attivisti ne hanno parlato davanti a una nutritissima platea di giovani delle scuole superiori cittadine e studenti universitari. Assieme agli esperti arrivati da oltre Tirreno, sono intervenuti anche il direttore del Dipartimento di Agraria, Antonello Pazzona, il delegato rettorale per l'internazionalizzazione, Luciano Gutierrez, e l'assessore comunale dell'Ambiente, Fabio Pinna.
Secondo i dati diffusi dalla Fao, la produzione agricola dovrebbe aumentare del 60% entro il 2050 per nutrire una popolazione di nove miliardi di persone, ma i cambiamenti climatici ostacolano questo obiettivo. Le popolazioni più povere, che contano sulle risorse naturali per la propria sussistenza, sono le più colpite.