"L'amministrazione comunale di Monastir, a nome di tutto il paese, condanna l'atto intimidatorio nella ex scuola della Polizia Penitenziaria. Abbiamo sempre espresso il nostro dissenso con la dialettica e ancora una volta ripudiamo la violenza e il razzismo". Così la sindaca Luisa Murru commenta l'attentato incendiario messo a segno nella notte all'interno della struttura destinata a diventare un centro di accoglienza per migranti.
"Colgo l'occasione per ribadire la necessità di un dialogo corretto e puntuale tra la Prefettura e l'Amministrazione – ribadisce la prima cittadina – dialogo fondamentale per chiarire le intenzioni della Prefettura e fugare le paure della popolazione". Nei giorni scorsi, e in particolare dopo l'ultimo arrivo a Cagliari di una nave con 1.258 profughi, che ha messo in crisi la macchina dell'accoglienza per la mancanza di posti, si è registrato un botta e risposta a distanza tra la sindaca e il prefetto Giuliana Perrotta.
La prima sostiene di non essere stata coinvolta nelle scelte di trasformazione dell'ex scuola penitenziaria in centro di accoglienza, la seconda ribatte invece che l'amministrazione è stata interessata più volte. Di fatto, anche questa mattina in occasione del Comitato per l'ordine e la sicurezza convocato a Monastir la sindaca non c'era.