E' polemica sul nuovo walzer di poltrone in Consiglio regionale che ha rimesso al proprio posto il vice presidente Antonello Peru (Fi), escludendo dall'Aula Giancarlo Carta, il compagno di partito che lo ha sostituto per quattro mesi dopo il provvedimento di arresto che ha colpito Peru.
Appreso della cessazione della sua supplenza, Carta va all'attacco. "Ritengo la decisione frutto di una mera interpretazione letterale dell'articolo 8 del decreto Severino, contraria tuttavia ai principi ad esso sottesi, poiché tollera l'allontanamento di un consigliere, quello supplente e privo di restrizioni, in favore di un altro, ancora sottoposto a titolo cautelare e impossibilitato a partecipare ai lavori assembleari", chiarisce l'escluso.
"In ogni caso – precisa – sono onorato di aver potuto dedicare, sebbene per breve tempo, il mio impegno al servizio della massima istituzione regionale, dell'intera comunità sarda, dei miei elettori, ai quali assicuro che, con entusiasmo e passione, continuerò la mia attività politica finalizzata al soddisfacimento dei bisogni della collettività e al perseguimento dell'interesse generale".