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Un referendum per cacciare Abbanoa e restituire al Comune la gestione del servizio idrico. L'iniziativa annunciata da qualche tempo, potrebbe diventare realtà in pochi mesi. Il Comitato promotore, del quale fanno parte fra gli altri vari consiglieri comunali di opposizione, ha avviato, infatti, la campagna per la raccolta delle tremila firme necessarie perché il referendum si possa svolgere.

Nel quesito, che gli elettori oristanesi troveranno sulla scheda, il nome di Abbanoa non compare, ma l'obiettivo dichiarato del Comitato promotore è proprio quello di cacciare da Oristano il gestore del servizio idrico. La domanda alla quale gli elettori dovranno rispondere con un sì o con un no, "Volete voi che il Comune adotti tutti gli atti ed effettui tutte le azioni necessarie affinché Oristano possa gestire direttamente il servizio idrico", non lascia dubbi.

La raccolta delle firme inizierà il prossimo fine settimana con una decina di banchetti che da venerdì pomeriggio interesseranno le frazioni di Silì e di Donigala e poi la città e la borgata di Torregrande e proseguirà poi, nei prossimi giorni, ancora in città e in particolare nei quartieri del Sacro Cuore e di Torangius con date ancora da fissare.

A convalidare le firme nei banchetti ci saranno i consiglieri comunali che hanno aderito al Comitato promotore, ma gli elettori, come prevede il regolamento, potranno firmare anche negli uffici comunali. Il Comitato promotore conta di raccogliere il maggior numero possibile di firme già nelle prime settimane, ma per completare la raccolta ha comunque a disposizione ancora quasi due mesi.

Abbanoa gestisce il servizio idrico di Oristano dal 2008 ma, secondo i promotori della consultazione referendaria, lo ha fatto con risultati negativi mentre il Comune di Oristano può vantare una lunga e positiva tradizione nella gestione diretta del servizio idrico.