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"La Regione ignora la drammaticità della vicenda Ati-Ifras, cui è legato il destino di circa 500 lavoratori che dal 7 ottobre prossimo, esaurita la procedura di licenziamento collettivo, si ritroveranno senza posto di lavoro".

Lo denuncia il consigliere regionale Ignazio Locci (Fi), secondo il quale si sta aprendo "uno scenario inaccettabile, cui la Giunta deve porre rimedio nel più breve tempo possibile, risolvendo una situazione tragica che ha contribuito a creare".

"Recentemente abbiamo chiesto di pubblicare entro settembre i bandi per la gestione delle aree del Geoparco, ma ad oggi non vi sono novità in merito – attacca Locci -. Ciò che si può fare nell'immediato, a questo punto, è assicurare la clausola sociale che consenta di mantenere livelli occupazionali e retributivi e garantire un meccanismo di proroga dei servizi che faccia da cuscinetto nell'ipotesi in cui i tempi di espletamento della gara pubblica per l'affidamento dei servizi dovessero protrarsi ulteriormente".

Secondo Locci, "non si può continuare ad attendere che le rassicurazioni fornite dagli assessorati regionali competenti si traducano in atti concreti, mentre la scadenza si avvicina e le 500 famiglie sarde si sentono abbandonate al loro destino e avvertono tutto il peso dell'assenza di garanzia sul loro futuro".