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Sui grandi problemi della Sardegna, il lavoro prima di tutto, la Giunta regionale continua a non battere un colpo: è la conclusione a cui è arrivata la segretaria generale della Cisl, Oriana Putzolu, quando, denuncia, "anche questo mese di settembre sta per passare". "Tema costante della politica regionale è da tre mesi la nomina del direttore generale della Asl unica, nuovo uomo della provvidenza, 'totem' davanti al quale è stata sacrificata la ben più importante e urgente riforma della sanità sarda", fa notare la numero uno della Cisl sarda. Insomma, "le questioni relative alle poltrone hanno la priorità su tutto".

Per esempio sulla questione Sulcis, "ancora in alto mare, con quasi 40 mila lavoratori disoccupati e le porte del territorio aperte verso nuova emigrazione"; sulla vertenza territoriale di Sassari, "rimasta senza risposte nonostante uno sciopero generale largamente partecipato", mentre sul Nuorese "si è fermi a ulteriori tavoli di lavoro". Quanto all'Ogliastra, sottolinea la Putzolu, "una organica proposta messa a punto unitariamente da sindacati ed enti locali procede a passo di lumaca", nell'Oristanese e in Gallura, invece, "le potenzialità locali senza opportuni provvedimenti politici e normativi regionali restano soltanto illusioni".

Inoltre, "nessuno aiuta il Medio Campidano a togliersi di dosso la maglia nera del territorio più povero d'Italia", e infine "nel Cagliaritano si assiste al depauperamento costante del tessuto industriale". "La Giunta – conclude la segretaria – non riesce a dare una prospettiva di sviluppo chiara e organica e la Cisl è sempre in attesa di un tavolo dove discutere programmi concreti con relative coperture finanziarie e tempi certi di realizzazione. Non annunci".