Mano tesa dalla commissione Attività produttive del Consiglio regionale a Confcommercio, Confindustria, Confesercenti e Confapi che hanno disertato le audizioni sulla nuova legge per il settore turistico, per la quale hanno chiesto uno stop e modifiche sostanziali.
"Comprendiamo il disagio di chi vive tutti giorni le conseguenze di una crisi economica che morde tutt'ora – osservano il presidente e il vicepresidente, Luigi Lotto (Pd) e Luigi Crisponi (Riformatori) -. Siamo però convinti che una legge che aggiorni il testo vigente anche alla luce delle novità insorte negli ultimi anni, lo ampli allargandone gli orizzonti, semplifichi le procedure, preveda maggiore impegno della Regione sul fronte della lotta all'abusivismo, sia una necessità per l'isola e per tutte le categorie produttive che si sono confrontate con la commissione in questi mesi ma anche per quelle rappresentanze che fino ad ora questo confronto hanno rifiutato. Siamo convinti che solo con il confronto, ove necessario anche aspro, si possono trovare le soluzioni per problematiche complesse per le quali nessuno di noi può pensare di avere in via esclusiva la soluzione in tasca – aggiungono – siamo altresì coscienti che le categorie interessate dalla legge difendano interessi non sempre coincidenti e che sono, seppure da punti di vista diversi, interessate al rilancio del settore e magari contribuendo a ridimensionare per esempio il gravissimo fenomeno dell'abusivismo".
Su quest'ultimo punto i rappresentanti dei gestori dei Bed & Breakfast Enrico Marras (Domus Kalaritanae), Ugo Masala e Antonio Roccabianca (Associazione piccoli proprietari B&B) hanno rigettato la vulgata comune sul fenomeno delle gestioni abusive ("coloro che agiscono al di fuori delle norme non possono essere definiti gestori di B&B abusivi ma sono abusivi e basta") ed hanno contestato l'entità delle sanzioni indicate nel testo unico (oltre seimila euro per posto letto aggiuntivo non consentito), invitando provocatoriamente quanti affermano di conoscere casi di gestioni abusive e illecite "a sporgere denuncia alle forze dell'ordine, in Comune o alla Procura della Repubblica".
Sentita in audizione anche l'assessora regionale dell'Ambiente, Donatella Spano, che ha parlato di "una filiera della sostenibilità, accanto alla quale particolare attenzione va prestata alla accessibilità dei luoghi". Spano ha inoltre posto l'accento sull'opportunità di valutare tra i diversi temi anche il turismo venatorio e di introdurre nell'ambito delle norme che pongono in capo alla Regione funzioni e compiti di controllo, attualmente di competenza comunale, anche le misure di contrasto contro tutti quei reati al patrimonio naturalistico tipici della stagione turistica, ad incominciare dall'asportazione di sabbia dagli arenili.