"Il ricorso è infondato e deve essere rigettato", con queste motivazioni il Tribunale amministrativo regionale ha bocciato il ricorso della seconda classificata all'aggiudicazione del maxi-appalto da sei milioni di euro per il nuovo depuratore di Sant'Antioco: un'opera attesa da oltre vent'anni per la quale Abbanoa aveva reperito i finanziamenti, predisposto la progettazione e bandito la gara.
Lo scorso gennaio si era arrivati all'assegnazione dei lavori, ma il ricorso al Tar ha tenuto bloccato l'iter per otto mesi. Ora dai giudici amministrativi arriva la conferma della correttezza dell'aggiudicazione e l'appalto può andare avanti, salvo ulteriori contenziosi. Le contestazioni della ditta esclusa riguardavano l'assegnazione dei punteggi. La gara, infatti, non era basata sul massimo ribasso, ma sull'offerta economicamente più vantaggiosa che garantisce una migliore qualità del progetto scelto perché, oltre al prezzo proposto, valuta anche i tempi di realizzazione e il valore tecnico, funzionale e ambientale dell'opera.
Ad aggiudicarsi l'appalto col miglior punteggio era stata in gennaio l'impresa Idrotecnica. La seconda aveva presentato ricorso al Tar contestando le decisioni della commissione aggiudicatrice. Via libera, quindi, all'intervento: il nuovo impianto che sorgerà a fianco del vecchio – ha spiegato Abbanoa – avrà tutte le sezioni di trattamento necessarie alla completa depurazione nel pieno rispetto delle normative vigenti. Sarà dimensionato e articolato in maniera tale da poter trattare sia le portate invernali sia le ben più consistenti portate estive. Le acque adeguatamente depurate saranno riversate in mare con una condotta sottomarina che avrà il punto di scarico a largo della costa e non a pochi metri dalla battigia com'è l'attuale. Fra la realizzazione delle opere e l'avviamento dell'impianto sono previsti circa due anni.