duplice-omicidio-in-ogliastra-movente-eredit-and-agrave-contesa

Sospettava che l'anziana sorella stesse intestando la casa alle due vittime e per questo, dopo un'accesa discussione, Peppuccio Doa, pensionato di Arzana (Ogliastra) di 82 anni, ha ucciso i fratelli Andrea e Roberto Caddori, di 43 e 45 anni. Lite scoppiata in casa della sorella, Maria Doa, 91 anni, che veniva accudita da tempo dalla nipote Bruna Caddori, 47 anni, sorella delle vittime.

E' quanto emerso dalle indagini e spiegato stamani in una conferenza stampa convocata in Questura a Nuoro a seguito dell'arresto del presunto omicida. Il capo della Squadra Mobile pro tempore Michele Chessa e il dirigente del commissariato di Lanusei Leo Cappetta hanno spiegato i motivi che hanno portato al duplice omicidio. Doa – scappato subito dopo aver colpito a morte i due fratelli e rintracciato dalle forze dell'ordine alle 3 nell'ospedale di Lanusei, dove è ricoverato e piantonato dagli agenti – si sarebbe recato nel primo pomeriggio di ieri a casa della sorella per cercare atti notarili legati all'eredità dei beni di quest'ultima.

Mentre cercava i documenti Doa litigava con la sorella Maria e con Bruna Caddori fino all'esplosione di tre colpi di pistola Browning 7.65 – detenuta legalmente dal pensionato che però non aveva il porto d'armi – sul soffitto del salotto dove tutti si trovavano. E' stato a quel punto che Bruna Caddori spaventata per l'esplosione ha chiamato i due fratelli. Il pensionato si è trovato davanti Andrea e Roberto Caddori mentre andava via da casa della sorella. Ne è seguito un alterco, Doa ha estratto la pistola e ha esploso quattro colpi a distanza ravvicinata, due per ognuna delle vittime, che hanno centrato al torace e ucciso i due fratelli. Per loro, lo stesso destino del padre, Angelo Caddori, ucciso all'età di 49 anni in un agguato in campagna nel novembre del 1983. Un omicidio ancora senza colpevoli.