Si terrà al Porto Vecchio di Stintino dal 4 al 7 agosto la terza edizione del 'Life after oil International film festival', la rassegna cinematografica fortemente impegnata nel sociale, nell'ecologia, nella politica sulle fonti di energia e nei diritti umani, quest'anno dedicata a Giuseppe Ferrara, il regista scomparso lo scorso 25 giugno a Roma.
Proprio Ferrara aveva inaugurato nel 2013, a Martis (Sassari), la prima edizione del Life after oil International Film Festival. Nato a Castelfiorentino il 15 luglio 1932, il regista toscano è stato autore di grande impegno civile e politico con film come "Cento giorni a Palermo" del 1984, "Il caso Moro" del 1986; "Narcos" del 1992, "Giovanni Falcone" del 1993, "Segreto di stato" del 1995, "I banchieri di Dio" del 2002 e molti altri.
"Con la Sardegna Ferrara aveva un rapporto profondo e significativo – spiega l'ideatore e direttore, nonché autore del film 'Oil', Massimiliano Mazzotta – nato all'epoca della realizzazione del documentario "Inchiesta a Perdasdefogu". Il film, realizzato nel 1961, metteva in luce le conseguenze degli espropri in varie zone destinate a far parte di quello che oggi è il Poligono interforze sperimentale del Salto di Quirra. L'opera, che gli valse il premio "Nastro d'argento 1961", verrà proiettata alle 21 del 4 agosto".
La manifestazione, per il secondo anno sviluppata in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, dedicata alle opere cinematografiche che si occupano di sostenibilità ambientale ed ecologia, prevede 19 film in concorso: 9 cortometraggi, 4 documentari internazionali e 6 documentari italiani fra i 142 giunti dalla Sardegna, dall'Italia e dal resto del mondo.