Se in Italia l'eccesso di spesa pubblica è pari a 74,3 miliardi di euro, in Sardegna si arriva 3,4 miliardi con uno "spreco" pro capite che supera di poco i duemila euro (2.083), ma l'eccesso netto in termini perequativi e territoriali arriva a due miliardi. Lo rileva il terzo Rapporto stilato dall'Ufficio Studi di Confcommercio su dati Istat 2013 e presentato a Roma nei giorni scorsi. In media in Italia ogni abitante spende, all'anno, 2.937 euro per beni e servizi forniti dalle amministrazioni locali.
Di questa somma, oltre il 60% viene assorbita dal settore sanitario (1.781 euro pro capite), mentre il 12,3% è destinato ai servizi pubblici generali. Nell'Isola la spesa per ogni sardo è pari, invece, a 3.774 euro (tra le voci principali: 2.060 per la Sanità e 506 per i servizi pubblici generali). La Sardegna si trova sul podio in negativo al terzo posto dopo la Valle d'Aosta (7.159 euro) e il Trentino Alto Adige (6.470), a fronte di una media nazionale prossima a meno di 1.800 euro. Se gli stessi servizi fossero stati erogati in Lombardia, cioè la regione più virtuosa e che presenta costi unitari più bassi fra le 20 regioni, i sardi spenderebbero 1.691 euro pro capite. Quindi l'eccesso di spesa in Sardegna è pari 2.083 euro (1.887 di eccesso netto calcolando la perequazione regionale). Complessivamente la pubblica amministrazione spende nell'Isola 10,026 miliardi, di cui 3,597 mld le amministrazioni centrali, 167 milioni gli enti di previdenza e 6,234 mld le amministrazioni locali.
Scomponendo quest'ultima voce la P.a. regionale in senso lato spende 836 mln in servizi pubblici generali, 113 mln in ordine pubblico e sicurezza, 676 mln in affari economici, 246 mln in protezione dell'ambiente, 321 mln in abitazioni e assetto del territorio, 3,403 mld in sanità, 88 mln in attività ricreative, culturali e di culto, 227 mln in istruzione e 324 mln in protezione sociale. "Di fronte a questi dati occorre essere chiari: bisogna ridurre gli sprechi per reinvestire in servizi pubblici migliori – commenta il presidente di Confcommercio Sardegna, Alberto Bertolotti -. Nella nostra regione quasi tutto l'eccesso di spesa andrebbe reinvestito per assicurare ai cittadini livelli di servizio pari al benchmark della Lombardia. Siamo stretti in una morsa tra gli sprechi e le tasse e da questo punto di vista lo sviluppo possibile è tutt'altro che vicino".