Prosegue il pugno di ferro del presidente turco Erdogan dopo il fallito golpe militare. A farne le spese anche un terzo del totale fra generali ed ammiragli, mentre la purga colpisce anche 7.850 poliziotti, così come 30 prefetti su 81. Gli arresti sono saliti in totale a 7.543, oltre 6mila dei quali sono militari. I morti durante il golpe a 312, di cui 145 civili. La reazione non può essere di vendetta, dice il ministro degli Esteri Gentiloni. Ue e Usa chiedono con forza che la risposta al golpe sia nel rispetto dei diritti, e la cancelliera Merkel avverte Ankara: col ritorno della pena di morte, niente Europa. Replica il premier Yildirim: nessuna decisione affrettata. Wikileaks: in arrivo 100 mila documenti su struttura potere politico turco.
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