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E' morto a 83 dopo una lunga malattia il boss della mafia Bernardo Provenzano. Dopo una latitanza durata 43 anni, fu arrestato dieci anni fa in una masseria a Corleone, a poca distanza dall'abitazione dei suoi familiari. Mandava i suoi ordini con i celebri pizzini codificati in una lingua approssimativa con l'inseparabile macchina per scrivere.  Sparava, secondo Liggio, 'come un Dio' pur avendo un 'cervello di gallina'. Per questo veniva utilizzato soprattutto per le operazioni più sanguinose. Nelle sue mani cosa nostra cambiò pelle relegando in secondo piano la forza militare per dare spazio alla cooptazione di fiancheggiatori e professionisti insospettabili e ampi settori della politica. Era detenuto al regime di 41 bis nell'ospedale San Paolo di Milano.