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Non è bastato l'appello al ministro: molti insegnanti sardi neoassunti con la Buona Scuola sono partiti questa mattina per mettere una firma e prendere servizio lontano dalla Sardegna. Anche se si tratta di una costosa toccata e fuga: tutti rientreranno subito a casa in attesa degli esiti della mobilità che deciderà davvero dove sarà la loro cattedra nel nuovo anno scolastico.

Avevano chiesto firma digitale o via Pec, ma non c'è stato verso: questo viaggio – aveva sottolineato il Comitato delle valigie nei giorni scorsi – costerà in media 350 euro a docente. Questa mattina un gruppetto si è ritrovato sul volo per Milano. Destinazioni: Bedizzole, in provincia di Brescia, Cislago (Varese), Ferno (Varese), Serravalle (Vercelli), San Fedele Intelvi (Como), Vigasio (Verona).

"Costi e fatica anche per questo viaggio – ha spiegato Bianca Locci, portavoce del Comitato delle Valigie – ma non si risolve la situazione degli insegnanti della fase B. Avremo una assegnazione provvisoria forse a metà luglio. Il nostro destino sembra quello di continuare a girare".

Nei giorni scorsi un gruppo di deputati sardi del Pd si era rivolto al ministro dell'Istruzione proprio per chiedere che fosse risparmiato agli insegnanti sardi questo viaggio. Come? Attraverso l'uso di internet. Ma non c'è stato niente da fare.