Arriva a Cagliari, e per la prima volta in Italia viene presentato in pubblico, "Desdemona e le altre", il docufilm di Gegia Celotti, dell'associazione Gi.U.Li.A giornaliste- per la regia di Silvano Piccardi – che racconta fra le testimonianze di detenute vittime di violenza, interventi di esperti, letteratura e lirica, la violenza sulle donne.
Oggi una doppia proiezione: la mattina nella biblioteca del carcere di Uta; nel pomeriggio alla Sala settecentesca della Biblioteca Universitaria di Cagliari, prima iniziativa dell'associazione di giornaliste realizzata da Susi Ronchi. Alla diffusione del film-documentario ha aderito anche il Fai Sardegna presieduto da Maria Antonietta Mongiu che ha dato il titolo alla giornata: 'Cultura & Bellezza: Antidoti alla violenza'. L'iniziativa ha registrato momenti toccanti
La visione del film a Uta, rivolta per lo più a detenuti maschi 'sex offenders', autori di reati a sfondo sessuale, e qualche detenuta, ha dato vita in modo spontaneo ad una serie di racconti autobiografici e confessioni dei crimini per cui i detenuti stanno scontando la pena. Dalle loro parole e dai racconti di vita è emerso con chiarezza che il riscatto è possibile. Una presa di coscienza che ha portato i detenuti a dichiarare che nell'amore deve prevalere sempre il rispetto e che se c'è violenza non c'è mai amore.
Nella sala dell'Università al tavolo hanno dato vita ad un dibattito giornalisti, esperti, docenti universitari, criminologi. Ora Gi.U.Li.A giornaliste, dopo la prima a Cagliari, si prefigge di diffondere in altre città italiane il docufilm per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema del femminicidio.