Il Programma "Ritornare a casa" è un progetto sul quale l'assessorato regionale della Sanità e l'intera Giunta hanno deciso di investire ingenti risorse anche quest'anno nonostante le ristrettezze del bilancio. Particolare attenzione – ha sottolineato l'assessorato – è stata data all'appropriatezza dell'assistenza definendo tre livelli di gravità per i fruitori di questo progetto e includendo persone che con i precedenti criteri di accesso restavano escluse.
Le nuove Linee guida, riviste la scorsa settimana dopo il confronto con le commissioni regionali Sla e Ritornare a casa, consentiranno "maggiore incisività e uniformità del Programma. Al 23 giugno sono stati ammessi 1.043 progetti per un valore di 14,786 milioni di euro e impegnato risorse pari 10,491 mln, valore dei progetti al netto delle economie presso i Comuni.
Gli Uffici stanno procedendo celermente per consentire ai Comuni di coprire l'assistenza per le persone che hanno un piano finanziato e per i nuovi casi che rientrano nella tipologia Rac. La presentazione di nuove domande, fissata per il 9 agosto, è indispensabile per la programmazione degli stessi Comuni, ma soggetta a flessibilità qualora ci fossero oggettive e non strumentali difficoltà di qualche Comune".