L'attività di bonifica nel sito di Capo Frasca, nel poligono oristanese, "è stata avviata solo a valle dell'acquisizione delle autorizzazioni previste per legge, nello specifico l'autorizzazione paesaggistica e la Valutazione di Incidenza Ambientale, trattandosi di area Sic", così risponde l'Aeronautica militare (Ami) alle accuse, del deputato di Unidos Mauro Pili, sui danneggiamenti operati con ruspe nel sito archeo-ambientale.
"Sono stati coinvolti ed informati gli Enti Locali, il comune di Arbus, la Provincia e la Regione, oltre alla Sopritendenza ai beni paesaggistici, la Soprintendenza ai beni Archeologici ed il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale – ha sottolineato l'Ami -. Le Imprese appaltatrici sono in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge ed impiegano per lo più maestranze sarde. A seguito del ritrovamento in corso d'opera dei reperti archeologici, le attività di scavo sono state immediatamente sospese ed è stata interessata la Soprintendenza per i Beni Archeologici che, dopo un sopralluogo, ha richiesto di coprire i ritrovamenti con un telo. Al termine dell'attività l'area interessata sarà ripristinata sotto l'aspetto ambientale con la ripiantumazione di essenze autoctone, secondo quanto previsto dal progetto approvato dalle autorità competenti".