E' stato il primo 'attentato' incendiario del 2016 contro un bar, ma le indagini hanno dimostrato che si è trattato di una simulazione di reato messa in atto per truffare l'assicurazione. Per questo motivo madre e figlio, C.G., di 60 anni, e P.G. di 36, sono stati denunciati dai carabinieri del Reparto territoriale di Olbia, per incendio in concorso, simulazione di reato, danneggiamento fraudolento di beni assicurati al fine di ottenere un indennizzo assicurativo.
Nella notte fra l'1 e il 2 gennaio un incendio aveva gravemente danneggiato il bar "La Basilica", in via Fausto Noce, nel centro storico di Olbia, in seguito al quale i proprietari avevano presentato denuncia anche per il furto di 500 euro dalle slot machines del locale. Era quindi seguita la richiesta di risarcimento all'assicurazione. Gli elementi raccolti sul luogo, però, hanno insospettito gli inquirenti, come ad esempio il danneggiamento della finestra del locale avvenuto dall'interno e non dall'esterno, e la denuncia presentata alcuni mesi prima per un altro furto, questa volta di 2.200 euro, dalle slot machines intestate ad una società di Tempio Pausania.
Le indagini hanno consentito di dimostrare la responsabilità dei proprietari finalizzata ad ottenere un indennizzo.