Dopo tante richieste e diverse polemiche da parte di più forze politiche del centrosinistra, domani la maggioranza si confronterà in un vertice sull'istituzione della Asl unica in Sardegna. L'appuntamento fissato con il presidente della Regione Francesco Pigliaru e gli assessori della Sanità e della Programmazione, Luigi Arru e Raffaele Paci, è alle 17 nell'Aula della ex Terza Commissione del Consiglio regionale.
Un incontro che si annuncia partecipato ed infuocato. Nei giorni scorsi otto consiglieri della maggioranza facenti parti di Sel, Upc, Rossomori e Psi (con lo stesso presidente della Commissione Sanità Raimondo Perra) avevano bocciato la riforma presentata dalla Giunta Pigliaru, argomentando che senza modifiche si rischierebbe un flop. Venerdì scorso anche il Partito dei Sardi, con il consigliere Augusto Cherchi, aveva ribadito che per raggiungere l'obiettivo della Asl unica e renderlo funzionale alla realtà sarda servono modifiche sostanziali, a partire dalla diversa ampiezza di poteri del direttore generale, ribattezzato "dittatore generale".
Anche il Centro Democratico aveva espresso perplessità sul ddl della Giunta, in particolare sul reale risparmio nell'accentramento amministrativo.Dopo tante richieste e diverse polemiche da parte di più forze politiche del centrosinistra, domani la maggioranza si confronterà in un vertice sull'istituzione della Asl unica in Sardegna. L'appuntamento fissato con il presidente della Regione Francesco Pigliaru e gli assessori della Sanità e della Programmazione, Luigi Arru e Raffaele Paci, è alle 17 nell'Aula della ex Terza Commissione del Consiglio regionale.
Un incontro che si annuncia partecipato ed infuocato. Nei giorni scorsi otto consiglieri della maggioranza facenti parti di Sel, Upc, Rossomori e Psi (con lo stesso presidente della Commissione Sanità Raimondo Perra) avevano bocciato la riforma presentata dalla Giunta Pigliaru, argomentando che senza modifiche si rischierebbe un flop. Venerdì scorso anche il Partito dei Sardi, con il consigliere Augusto Cherchi, aveva ribadito che per raggiungere l'obiettivo della Asl unica e renderlo funzionale alla realtà sarda servono modifiche sostanziali, a partire dalla diversa ampiezza di poteri del direttore generale, ribattezzato "dittatore generale".
Anche il Centro Democratico aveva espresso perplessità sul ddl della Giunta, in particolare sul reale risparmio nell'accentramento amministrativo.