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“La pesca e l’acquacoltura sarde, nel ciclo Feamp 2014-2020, avranno a disposizione circa 36 milioni da risorse europee, statali e regionali: una grande opportunità per un settore che oggi più che mai ha bisogno di programmazione”.

Lo ha detto oggi a Santa Giusta l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, durante il convegno dedicato al tema “Le lagune in rete – Le aree umide costiere della Sardegna, da realtà marginali a risorse da promuovere”, organizzato nell’ambito della Festa delle Lagune 2016.

Rete tra le aree umide costiere. Nel corso dell’incontro esperti delle università di Sassari e Cagliari si sono confrontati sulle opportunità di economia e sviluppo nei Comuni lagunari e nelle aree umide costiere e sull’ipotesi di una rete tra i territori interessati per una valorizzazione integrata dei prodotti e delle risorse ambientali. “Le lagune possono avere un’importanza strategica nel rilancio della pesca in Sardegna – ha spiegato Falchi -. Ma la delicatezza dei loro straordinari ecosistemi non va sacrificata: puntiamo a un aumento delle produzioni in un contesto di salvaguardia ecologica di ambienti così fragili”.

Le risorse per costruire queste e altre opportunità ci sono: rispetto al vecchio ciclo Fep 2007-2013, dalla ripartizione del Feamp (fondo per la politica marittima e della pesca dell'UE) 2014-2020 la Sardegna ha praticamente raddoppiato la sua quota: da 7,9 a circa 18 milioni provenienti dalla UE che, con il co-finanziamento di Stato e Regione, salgono a 36. “Un risultato importante che riequilibra la scarsezza di risorse storicamente assegnate alla nostra Regione e che ci impone di sfruttare al meglio la grande opportunità messa a disposizione dalla nuova programmazione – ha osservato la titolare dell’Agricoltura -. Il comparto è in sofferenza e forse un po’ disorganizzato, ma ha grandi capacità di crescita produttiva e occupazionale e finalmente può ricevere un livello di attenzione finanziaria che consenta forme e meccanismi di competitività, di promozione del prodotto e di aggregazione degli operatori”.