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Clamorosi sviluppi nell'inchiesta sull'omicidio dello studente di 19 anni di Orune Gianluca Monni e del 29enne di Nule Stefano Masala, il primo freddato l'8 maggio 2015 con tre colpi di fucile mentre aspettava il bus che lo avrebbe portato a scuola, il secondo scomparso il giorno prima dal suo paese e mai più rientrato a casa.
Gli avvocati Mattia Doneddu e Patrizio Rovelli, difensori di Alberto Cubeddu, il 21enne di Ozieri accusato con il cugino Paolo Enrico Pinna, 18 anni di Nule, del duplice omicidio, hanno presentato alla cancelleria del tribunale di Nuoro istanza di ricusazione del Gip Mauro Pusceddu, che il 25 maggio scorso ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Cubeddu.
Sulla richiesta deciderà la Corte d'appello di Sassari.
La nuova mossa dei difensori di Cubeddu rischia di far saltare l'incidente probatorio previsto in questi giorni, fissato per ascoltare il testimone che avrebbe assistito all'incendio della Opel Corsa di Stefano Masala da parte di Alberto Cubeddu, il 9 luglio 2015, nelle campagne di Pattada. 

La Corte d'appello di Sassari ha rigettato l'istanza di ricusazione del Gip di Nuoro Mauro Pusceddu, presentata in mattinata dai legali di Alberto Cubeddu, il 21enne di Ozieri accusato degli omicidi di Gianluca Monni e Stefano Masala.
Secondo i difensori Mattia Doneddu e Patrizio Rovelli, nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere il giudice aveva anticipato il giudizio sulla colpevolezza del loro assistito, scrivendo a pagina 50 che "oltre ogni ragionevole dubbio Cubeddu è penalmente responsabile di tutti i fatti contestati in questa sede". I due avvocati annunciano che non si fermeranno e ricorreranno in Cassazione avverso la sentenza della Corte d'Appello di Sassari.