"A Cagliari ci sono due centri di eccellenza medica, l'ospedale Microcitemico per la cura dei bambini affetti da talassemia, e il Businco specializzato per la cura dei tumori, le cui strutture e tecnologie dovevano essere ammodernate per offrire un servizio ancora migliore ai cittadini. E invece la realizzazione dei progetti, ancora non conclusi, è costata più di quanto preventivato all'inizio, rivelando molti contorni opachi sui quali chiediamo al ministro Lorenzin di fare luce". A sollecitare in un'interrogazione una risposta del ministro della Salute è la senatrice del Movimento Cinquestelle Manuela Serra.
"La Asl di Cagliari nel 2003 stipulò un contratto di project financing con le società Siemens s.p.a. e Tepor s.p.a. per l'ammodernamento tecnologico e strutturale dei due ospedali, ma da un'analisi della vicenda, è emerso che la necessità di adottare diverse varianti in corso d'opera ha fatto aumentare notevolmente, fino a farli raddoppiare, i costi previsti inizialmente – sostiene Serra – Inoltre, le varianti al progetto originario non sono state oggetto di procedure ad evidenza pubblica per l'affidamento dei lavori".
"Da uno studio commissionato all'Università di Bologna – continua la senatrice M5S – è emerso che i costi sono risultati molto più alti rispetto ai normali prezzi di mercato per questo genere di lavori. Da una media di mercato che oscilla tra circa mille euro e i millequattrocento euro a metro quadro, si è giunti a oltre tremila euro per metro quadro di costi reali.
Oggi sono circa 500 i pazienti che vengono assistiti nel reparto di talassemia, che versa in condizioni strutturali inadeguate e con un organico medico e infermieristico sottodimensionato, con ricadute pesanti per i pazienti assistiti. E' necessario – conclude Serra – chiarire bene questa vicenda nell'interesse prima di tutto dei pazienti e delle loro famiglie".