Per gli enoappassionati la Sardegna è uno scrigno di calici tutti da scoprire, dal vermentino ai poderosi cannonau e carignano fino ai nettari da fine pasto come la malvasia d'Oristano e il mirto, come ha recentemente dimostrato il Porto Cervo Wine and Food Festival, capace di registrare il pienone nella tre giorni di degustazioni, musica e buone letture, nonostante un oneroso (50 euro) biglietto di ingresso. In quella sede ha fatto il suo debutto in società il "Solo wild gin", un distillato artigianale prodotto a Sassari da "Pure Sardinia", che si caratterizza come un infuso di alcol di cereali e bacche di ginepro selvatico.
"Per l'infusione, che dura 30 giorni tramite caldaia a vapore e alambicco in rame, utilizziamo solo ginepro selvatico sardo – ha detto la produttrice Michela Bellofiore – molto rinomato e richiestissimo per la produzione dei gin nelle tradizionali terre di produzione, Regno Unito, Olanda, Danimarca. La novità del nostro è lo stile mediterraneo, come testimonia sia al naso con tutti i sentori di macchia mediterranea che al sapore con i richiami marini. In esso si identifica la forza della natura della Sardegna, richiamato anche dal tappo in sughero e dal design. Le bacche – racconta la giovane distillatrice – sono raccolte a mano da piante cresciute spontaneamente lungo le coste dell'isola, senza nessuna altra botanica aggiunta. Normalmente i gin hanno, tra le materie prime, un blend di almeno una dozzina di botaniche ma con il nostro gin in purezza da ginepro selvatico abbiamo voluto esprimere l'identità forte della Sardegna per rendere più sardo anche il rito dell'aperitivo e del gin tonic. Il packaging e il gusto punta poi a coinvolgere emozionalmente chi ancora non conosce la vera Sardegna attraverso un sapore e un gusto davvero concentrato".